I pontili galleggianti sono tra le strutture più importanti nel settore marittimo e balneare per una serie di motivi e averne uno di qualità è un imperativo se si è in uno di questi settori.
Purtroppo però, ancora oggi si tende a voler utilizzare gli ormai superati pontili galleggianti in calcestruzzo, nonostante i danni all’ambiente e i costi esorbitanti che interessano questa tipologia di struttura. Spesso, si è portati a questa scelta perché convinti che non ci siano alternative, quando in realtà ci sono eccome.
Ed è per questo motivo che qui nel blog di Candock Italia, ditta specializzata in pontili galleggianti, oggi non solo parleremo dei 3 motivi per evitare i pontili galleggianti in calcestruzzo, ma anche delle valide soluzioni per ovviare a questa necessità, come i pontili galleggianti modulari di Candock.
Perché evitare pontili galleggianti in calcestruzzo?
A seguito delle nostre ricerche siamo riusciti a raggruppare i tre motivi cardine per cui i pontili galleggianti in calcestruzzo vanno evitati.
1) Non sono fatti con materiali ecologici
Il calcestruzzo è uno dei materiali di costruzioni più utilizzati al mondo, ma non di certo tra i migliori per ecosostenibilità. La presenza, all’interno dell’impasto che lo forma, del cemento (e di clinker in particolare) lo rende un materiale inquinante. Ma non solo, la produzione stessa del calcestruzzo prevede una rilevante quantità di energia che è essa a sua volta causa di un incremento dell’inquinamento ambientale.
2) Hanno costi di manutenzione elevati
A causa dei materiali che li compongono, i pontili galleggianti in calcestruzzo possono andare facilmente incontro a problemi di ossidazione, cedimento strutturale e varie problematiche causate dal deterioramento temporale.
Non solo: purtroppo il calcestruzzo richiede una continua pulizia a causa del facile accumulo di sporco. Per questo motivo, i pontili galleggianti in calcestruzzo richiedono una manutenzione costante dai costi abbastanza elevati per poter funzionare al meglio e non incorrere in incidenti.
3) Non sono facili da smaltire
Lo smaltimento di pontili galleggianti in calcestruzzo implica inevitabilmente complesse procedure in ottemperanza alle leggi vigenti. Il cemento viene considerato in gergo tecnico un rifiuto inerte ed è tra quei materiali che non si degradano tanto facilmente, ragion per cui non può essere lasciato nell’ambiente ma va convogliato verso appositi centri di smaltimento. Anche qui, così come per il punto due, è previsto un costo non indifferente da tenere in conto nel momento in cui ci sarà da smaltire il proprio pontile per dismetterlo o sostituirlo.
Quali sono le alternative?
Nonostante gli svantaggi portati dalle strutture in calcestruzzo, va da sé che i pontili galleggianti spesso e volentieri sono percepiti come una necessità per molti privati, aziende e per lo stesso settore pubblico.
Lungi da noi sconsigliare in assoluto l’utilizzo di una struttura praticamente essenziale in svariati contesti, tuttavia se si conoscessero le alternative più ecologiche e funzionali al calcestruzzo, noi di Candock Italia, siamo sicuri che si tenderebbe a optare per queste ultime.
Tra le più valide proposte, ci sono i nostri pontili galleggianti modulari. Si tratta di pontili di ultima generazioni, realizzati in speciali plastiche. A questo punto ci si potrebbe domandare: “la plastica non è a sua volta un materiale inquinante?”.
La risposta è che dipende dalla plastica e da come sono realizzati i materiali. I prodotti di Candock sono realizzati in polietilene, un materiale dalla straordinaria durabilità che non rilascia alcuna sostanza nell’ambiente e nell’acqua. Per di più le plastiche dei nostri prodotti sono, a differenza del calcestruzzo, 100% riciclabili. Non a caso i moduli Candock hanno una certificazione ISO:14001, che ne attesta la conformità agli standard ambientali.
Non solo: grazie a tale materiale i pontili Candock possono arrivare a superare di gran lunga la durabilità dei pontili in calcestruzzo, grazie alla resilienza dei materiali utilizzati che resistono egregiamente alla corrosione nelle aree marittime causata da salsedine e altri agenti acquatici.
Ed è sempre grazie a questi materiali che Candock non necessita di una particolare manutenzione se non quella ordinaria della pulizia da flora marina, operabile in maniera molto più semplice e veloce rispetto ai pontili in legno, metallo o cemento.
I nostri pontili si possono trovare in tutto il mondo e ormai anche in Italia sono molto diffusi. Questo perché abbiamo cercato di creare un prodotto alternativo, che superasse le vecchie concezioni in fatto di pontili galleggianti.
Una struttura Candock, oltre che durevole nel tempo è estremamente resistente. È in grado di reggere mari che arrivano fino a forza 6 ed è in grado di sostenere centinaia di kg a seconda degli strati di cubi Candock selezionati.
Nello specifico parliamo di pesi pari a:
- 296 Kg/mq per le piattaforme ad uno strato di cubi Candock
- 592 Kg/mq per le piattaforme a due strati di cubi Candock
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